venerdì 17 giugno 2022

MORELLI, PRODI e QUEL MERCATO DEL LAVORO DA ORIENTARE E TRASFORMARE, a partire dai GIOVANI.


Si avvicina una giornata attesa da quasi due anni: quella della presentazione in presenza a Reggio Emilia di Sapere, Libertà, Mondo. La strada di Pippo Morelli.
Tra i relatori, lunedì 20 giugno ci sarà anche il Prof. Romano Prodi.
C'è un passaggio del libro che mi piace ricordare: siamo nel 1983 il sindacalista e l'economista reggiano condividono la visione sull'informatizzazione e sul mercato del lavoro e il raccordo con la scuola e i giovani.
Morelli, segretario generale della Cisl Emilia Romagna scriveva su Italia Cooperativa: "I computers stanno entrando in fabbrica ma anche in agricoltura. E' una scelta di mentalità culturale che non può limitarsi ad una elite, come sostiene giustamente l'amico Prodi, ma deve riguardare il complesso della forza lavoro. Avremo sempre più bisogno di un largo ceto operaio altamente qualificato per sostenere la crescita economica anche nella nostra Regione: ma occorrerà anche una collaborazione delle famiglie nell'orientare la scelta del lavoro oltre che indicazioni pubbliche che oggi mancano completamente".
Il 1983 è un anno importante per questi temi. La rivista della Cisl Contrattazione dedicherà nell'estate un numero monografico all'argomento: "Collocamento: quale riforma?" dopo l'accordo (una "riforma dimezzata") avvenuto il 22 gennaio dello stesso anno.
Il tema dell'occupazione giovanile e dei contratti di formazione-lavoro sarà molto dibattuto, ma porterà a limitati risultati, soprattutto dal punto di vista qualitativo.
Come sempre Morelli passava dall'analisi alla proposta concreta:
"Occorre un osservatorio del lavoro che possa quantificare il fabbisogno del mercato del lavoro, ma che sia sia in grado di raccordarsi alla scuola per facilitare la scelta scolastica dei giovani e il loro inserimento nel mondo produttivo. Oggi questa attività manca completamente. Esiste l'ampia rete dei centri di formazione professionale, ma è un'attività che va meglio raccordata e coordinata. Comunque, il nodo dell'orientamento ritengo sia essenziale per scavare delle qualità, delle attitudini e per non sprecare talenti ed energia in lavori e mestieri troppo affollato, che rischiano anche di accrescere la massa dei disoccupati cronici."
Molto interessante è poi la risposta all'interlocutore che chiedeva se l'aumento della disoccupazione fosse legato anche ad una disaffezione al lavoro. Qui la risposta di Morelli sembra essere quasi profetica, certamente indice di grande visione. Così rispondeva:
"Non si può parlare di disaffezione ma semmai di un modo nuovo di vedere il lavoro e di lavorare. L'incremento del precariato dimostra che non è diminuita in assoluto la tendenza al lavoro, ma che si cercano soluzioni personalizzate, sottratte all'orario troppo fisso, all'organizzazione della fabbrica e del lavoro".
Sembrano parole scritte ieri. Sono di quasi quaranta anni fa...
Vedi le informazioni sulla presentazione del libro a Reggio Emilia: https://www.fondazionetarantelli.it/pippo-morelli-il-20.../

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PIPPO MORELLI, INTERPRETE DEL FUTURO DEL LAVORO. GUARDA LA REGISTRAZIONE DEGLI INTERVENTI SU YOUTUBE

  Sul canale YouTube del Centro Studi Ricerca e Formazione Cisl è disponibile la registrazione dell'incontro di presentazione del libro...